sabato 21 febbraio 2009

Uno pensa

Uno pensa di fare bene, che si impegna per qualcosa, che non vuole altro che lavorare, non fronzoli, non ricchezze, non viaggi, nemmeno regali, non vuole nient'altro che emergere e imparare e volare da solo. E poi, si ricorda.
Mi sono pagata quasi 2000 euro di tasse universitarie, l'ultimo anno: questo nessuno se lo ricorda mai. Mi dà fastidio fare i conti in tasca a mio padre ma non sarebbe carino dirmi solo "Non ti preoccupare, vuoi solo lavorare a Milano, che ci puoi fare se gli affitti costano così tanto. Ma stai tranquilla e vedrai che una soluzione si trova"?
Oppure, sono la figlia viziata che pretende troppo? Mi piace autocommiserarmi? Non lo so: chiedo troppo, sbaglio qualcosa? Siamo tutti sulla stessa barca, perché vedere subito il lato negativo delle cose?
E se mi fossi fatta di eroina? E se fossi rimasta incinta a 15 anni? Se avessi perso 4 anni di scuola chiudendomi nel peggiore mutismo adolescenziale?
Perchè non mi puoi apprezzare punto? In fondo, chiedo solo di vivere di stenti in una città, lavorando come tutti gli altri, cominciando come hanno fatto tutti.
I soldi sono sempre un problema.

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