mercoledì 29 ottobre 2008

Pronti qua

Allora: dico una cosa.
Vorrei che la mia vita fosse condotta, in questo momento, all'insegna della SPENSIERATEZZA e della SDRAMMATIZZAZIONE.
Ma, ovviamente, non fa parte di me il grigiore di una scelta a metà. O tutto o niente. Ma anche tutto e niente, come direbbe Walter.
Quindi, io che volevo parlare di padelle, coppapasta e gingilli da cucina, mi ritrovo ad affidare all'etere parole di una che arrivata a 26 anni (la vecchiaia, cioé) si sente esattamente come in II liceo.
E poi, e qui concludo: posso, sempre sempre sempre, vergognarmi delle cose che mi riguardano? Insomma, cazzo (e scusate il turpiloquio) io questa insicurezza la vorrei anche buttare nel cesso una buona volta.
E santamadonna.

venerdì 24 ottobre 2008

Postumi e liste

Sono tornata, sono tornata!! Ho passato una settimana a Milano, alla fine: sono tornata lunedì sera.
E com'è andata? Hehehehe, non lo so ragazzi. Bene, si, ok, non ho fatto nulla di strano o di impegnativo. Ma confesso che ho sempre avuto una sottile inquietudine che mi ha seguito fino a casa, e ancora non se ne va via.

E sono un po' sospesa tra un po' di cose: ma quella che pesa di più è la paura matta che ho di confrontarmi in un ambiente di lavoro con qualcosa che non conosco. C'è chi mi ha detto che esagero ad aver paura di un posto che, alla fine, è come tanti altri. Forse è vero, anzi conoscendo la mia tendanza ad esagerare la qualunque, è verissimo. Però quello che sento è assurdo: sento nostalgia prima ancora di partire. Non entusiasmo, non eccitazione, non curiosità, ma nostalgia. Come se stessi per perdere d'improvviso quello che ho qui. Che ovviamente non se ne andrebbe via, resterebbe uguale, rassicurante. Ma forse io cambierei. E allora boh, non ho deciso ancora nulla di cosa voglio. Resto un po' incerta non solo sulle mie capacità (dai questo ci sta, è il diritto del neolaureato) ma anche sulla mia forza.

Ad ogni modo questo blog sembra un muro del pianto, e allora lo alleggerisco con le foto di Milano e con la nuova lista che ho appena prodotto.



Altre foto su Facebook:
http://www.facebook.com/album.php?aid=9631&l=02da9&id=1012401186

Non ve l'ho mai detto che amo follemente le liste?
Amo FOLLEMENTE le liste: mettono tutto nero su bianco, mettono ordine, danno un briciolo di concretezza ai desideri, che sono effimeri per definizione. Almeno fino a che non vengono esauditi.
Faccio liste per tutto: famosa la lista per il campeggio di quest'estate (Betta e Andrea lo sanno!), celeberrima quella dei buoni propositi o degli acquisti impellenti, fantastica la lista dei libri da leggere e dei cd da ascoltare.

Ecco, quella di oggi raduna un po' di cose che si sono accumulate in questo periodo.
Vi informo anche che domani penserò a una nuova ricetta: ieri mi sono espressa in Muffin al limone e yogurth. Vediamo che nuove ispirazioni porterà il week end!

PS: martedì ho un colloquio a Milano, ecco perchè è nella lista!!! Fingers crossed, chissà che non mi convinca. Secondo me Betta ha acceso un cero a Sant'Ambrogio...

mercoledì 15 ottobre 2008

Di alcuni pensieri e delle incertezze

Sottotitolo: se pensavate che era un Blog Spensierato siete fuori strada. Forse tra un po'.

Sono a Milano, arrivata ieri sera, 19:05. La stazione mi sembra sempre un posto da cantiere novecentesco e stavolta mi sono sentita per un attimo l'emigrante che arriva tra la nebbia e i rumori metallici dei treni. Stile esagero, tipico mio.
La metro è stata clemente, e il viaggio con duemila valigie non è andato affatto male.
Ho preso biglietto 48h, così potrò viaggiare legalmente fino a venerdì alla stessa ora in cui sono arrivata ieri (???? italiano???).
Questa è la mia terza volta a Milano e come le altre due volte, mi sono soffermata ad osservare quanto siano mediamente più strane le donne, in particolare. Quel tipo di donne che quando salgono sul treno in direzione Milano informano tutti sulla pesantezza delle loro valigie, sullo stato del loro viaggio, sulla natura della loro giornata. E' come se a Milano ci fossero delle abitudini di comportamento non scritte conosciute solo in città, comprensibili ai milanesi soli, delle abitudini metropolitane costruite sulle consuetudini di una città del tutto diversa dalla media delle altre città italiane.
Ma forse è solo una sensazione dettata dalla mia estraneità, qui. Non so decidermi se sarei in grado di abitarci. Vedo Betta abituata a sufficienza a stare qui, ambientata, credo anche felice delle possibilità che questa Milano offre. Io ci metto un po' ad abituarmi alle situazioni, non sono una facile con case, città, letti. Più con le persone, a cui mi abituo prima: salvo, poi, decidere se mi ci trovi bene e se mi piacciano e quindi adottarle nella mia vita o tagliarle fuori.
Quindi è tutto da vedere: confesso che quando in questi giorni squilla il telefono quasi temo che sia qualcuno che mi vuole per lavorare da queste parti.
Ma insomma, la domanda è: che mi succede? Di solito ero felice all'idea di iniziare una cosa nuova e ogni ottobre scalpitavo per ricominciare le lezioni e riprendere le abitudini padovane.
E l'altra domanda è: uno, per essere felice, può fare delle scelte diverse da quelle che sembrano le più profittevoli per la carriera? Carriera, poi: non sono convinta per niente. Per niente.
E poi: come mai sono così pappamolla? Quella vera sono io adesso, spaventata per la qualunque o quella che con la faccia di merda si presenta a qualsiasi esame? Forse è solo questione di tempo, di abiutudini e blablabla, le cose sagge che ti dice una mamma quando ti vede strana.
Oppure è tutto molto più complicato e lungo, una di quelle cose in cui ti crogioli per dei mesi e poi ti accorgi che stai perdendo e hai perso solo un sacco di tempo.
Vabbè, vado a vedere di che si tratta: da sola in questa città per la prima volta.

Diamole il beneficio del dubbio, avanti.

lunedì 13 ottobre 2008

Il blog e la blogghessa vanno a Milano

Ebbene si, domani parto per Milano a trovare la mia amica Betta! Il motivo principale è il Career Day alla Cattolica, mercoledì 15, dove spero di fare incontri proficui per il mio futuro (non marito, lavoro!! Anche se...hehehehe). Ma poi credo che mi fermerò (chissà che non mi chiami qualcuno, e io sarò già lì!) e vivrò un po' la città, continuando da casa di Betta il "lavoro di ricerca lavoro". Ho anche intenzione di continuare con il mio programma di allenamento facendo corsette al Parco Sempione, verde e marrone. Faremo come marito e moglie: lei, il marito, in ufficio a lavorare e io, la moglie, a casa a preparare pranzetti (dietetici, of course) per quando rincaserà.
Uh, che meraviglia, che paradiso.
Nel week end ci sarà lo SMAU e di sicuro molti giri per shopping (shopping, più che altro mirroring...). E poi chiacchere arretrate, quelle sempre.
Mi porterò la digitale e il PC, così terrò aggiornati tutti sui miei spostamenti e sugli incontri della settimana.
Bene bene, sono contenta!
A presto per aggiornamenti vari.

venerdì 10 ottobre 2008

Il mio pane (quasi) quotidiano

Insomma, dovete sapere che sto seguendo una dieta, devo perdere qualche chilo (sono morbidina, niente di che, però è una faticaccia!).
Però come tutti i regimi alimentari regolati, la mia dieta mi fa mangiare meglio innanzitutto e mi propone piccole idee per "tappare" la fame. Fame che sarà anche psicologica, ok, ma quando chiama chiama! Una delle idee è usare il pane integrale, che con il suo alto contenuto di fibra, sazia di più ed evita l'effetto provocato dalle farine bianche, ovvero picchi glicemici e conseguente fame poche ore dopo (credo si dica così, ma non sono un medico, preciso).
Nei miei pellegrinaggi nei super, uno dei miei sport preferiti, ho trovato un preparato della farina Spadoni per Pane nero, assolutamente fantastico.
Le prima volte l'ho fatto lievitare anche tutto il giorno, ed è venuto soffice, restando morbido per molti giorni (con l'accortezza di coprirlo con un panno e chiuderlo in un sacchettino).
Stamattina ho provato a fare dei panini monoporzione, che al momento stanno lievitando al caldo del forno.
Adesso la sfida con me stessa consiste nel resistere a farli lievitare il più possibile e ritardare la cottura fino a stasera: e così li troverò caldi dopo la palestra, yum!

giovedì 9 ottobre 2008

Ricordi di liceo

Aspidi men Saiôn tis agalletai, hên para thamnôi
entos amômêton kallipon ouk ethelôn;
autos d' exephugon thanatou telos: aspis ekeinê
erretô; exautês ktêsomai ou kakiô" - Arkhilokhos

Non ricordo che anno fosse, forse in 2 liceo. La professoressa ci fece imparare a memoria questo passo di Archiloco, l'inventore della poesia giambica, e ogni tanto queste poche frasi musicali mi tornano alla mente, senza motivo. C'è chi ha imparato "La donzelletta vien dalla campagna..." o "Quel ramo del Lago di Como", io ho imparato Archiloco.
E anche se in questo momento non ricordo per niente cosa significhino quei 4 versi ritmati, mi piace ricordarmi di me diciassettenne che imparo furiosamente e con orgoglio la lingua di questi pazzi furiosi che hanno fatto del Kalòs Kai Agathòs un principio di vita, un monito.
Ero tutta scuola e...scuola: non facevo molto altro a parte studiare. Ma mi piaceva e mi sentivo bene, a posto. Ogni tanto mi viene in mente e mi manca questa parte di me che si sacrificava allo studio senza sapere che c'erano mille altre cose importanti e belle da fare, fuori dalla finestra di casa. E che le avrei scoperte di lì a pochissimo tempo.
Era una ragazzina competitiva e ingenua allo stesso tempo, quella che fantasticava sul suo futuro tra i versi di Archiloco. E adesso che ci sono proprio in mezzo a questo futuro, ogni tanto non so che farmene.





mercoledì 8 ottobre 2008

Eccoci qua

"Eccoci qua".
Lo diciamo sempre con le mie amiche quando comincia una nuova telefonata, una nuova chiaccherata online: e credetemi che c'è sempre qualcosa di nuovo.
E io comincio così anche con voi che mi leggerete, anche se magari all'inizio sarete pochini e io mi sentirò un po' sola...come dice saggiamente il Cavoletto.
Ma non importa, impariamo a conoscerci piano piano, così anche la timidezza di scrivere davanti a tutti forse mi passa, no?
Apro questo blog per parlare di cucina, la mia grande passione, ma anche per onorare questo periodo speciale e tutto strano per me che sono appena uscita dall'università e sono qui, in bilico tra desideri e curricula.
E poi ci sono le mie amiche, i libri che leggo, i film che scopro, le mie foto (vedrete quanto mi piacciono i rami in primo piano!!!), e voi amici blogger, che ogni giorno arricchite la mia giornata con immagini, sensazioni, idee e progetti.
Insomma, lo faccio anche io adesso. Fatemi un in bocca al lupo, perchè...ci vuole fegato!