martedì 28 settembre 2010

La lettera d'amore

Cara Capra
come ci si innamora? Si casca? Si inciampa, si perde l'equilibrio e si cade sul marciapiedi, sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore? Ci si schianta per terra, sui sassi? O è come rimanere sospesi oltre l'orlo di un precipizio, per sempre? So che ti amo quando ti vedo, lo so quando ho voglia di vederti. Non un muscolo si è mosso. Nessuna brezza agita le foglie. L'aria è ferma. Ho cominciato ad amarti senza fare un solo passo. Senza neanche un battito di ciglia. Non so neppure quando è successo.
Sto bruciando. E' troppo banale per te? No, e lo sai. Vedrai. E' quello che capita, è quello che importa.
Sto bruciando.
Non mangio più, mi dimentico di mangiare, mi sembra una cosa sciocca, che non c'entra. Se ci bado. Ma non bado a niente. I miei pensieri straripano furiosi, una casa piena di fratelli, legati dal sangue che si dilaniano in una faida:
"Mi sto innamorando"
"Tipica scelta stupida"
"Eppure..... l'amore mi tormenta come fosse dolore"
"Sì, continua così, manda a puttane la tua vita. E' tutto sbagliato e lo sai. Svegliati. Guarda le cose in faccia".
"C'è una faccia sola, l'unica che vedo, quando dormo e quando non dormo".
Stanotte ho buttato il libro dalla finestra. Ho provato a dimenticare. Tu non vai bene per me, lo so, ma quello che penso non mi interessa più, a meno che non pensi a te.
Quando sono accanto a te, davanti a te, sento i tuoi capelli che mi sfiorano la guancia anche se non è vero. Qualche volta guardo altrove. Poi ti guardo di nuovo.
Quando mi allaccio le scarpe, quando sbuccio un'arancia, quando guido la macchina, quando vado a dormire ogni notte senza di te, io resto come sempre
Montone

Da “La lettera d’amore” di Cathleen Schine

lunedì 13 settembre 2010

Fare cose che ti piacciono.

Questo è il segreto di tutto.

mercoledì 25 agosto 2010

Buonanotte

Messere abbandona le armi di questa giornata,
perché è dolce e mite questa nottata.

Una Principessa ti saluta da lontano,
mentre un bacio di buonanotte le scivola dalla mano.

venerdì 20 agosto 2010

La strana estate

Cavaliere che traghettavi nella tua strana estate
Quella Piccola Dama sul ponte della nave
Le hai stretto la mano e il sole ancora non c'era.
Era forse Incantesimo o Atmosfera?

lunedì 24 maggio 2010

02.04.2010

La mia sensazione di provvisorietà, corruzione delle cose e indefinitezza non è solo mia.
Credo che sia legata indissolubilmente e naturalmente al tempo che passa.
Continuerò ad averla, non ha senso combatterla. Anzi, penso sia un male combatterla: perchè non esiste il vero ordine, non c'è il momento che aspetti in cui le cose hanno (alla fine) un valore finito, un confine chiuso.
E' come quando compri un oggetto, un maglione che ti piace, o come quando pulisci per bene tutta la tua casa: un giorno, prima o poi, tutto subisce la sua naturale corruzione, fa il suo corso, si rompe, si sporca.
Il flusso degli eventi si applica alle cose come alle persone: il deterioramento è un concetto negativo solo se si ha la sensazione di subirlo.
Per questo si soffre: non dominando le cose che viviamo e lasciandoci andare agli eventi, il deterioramento ci uccide lentamente (salvo poche, definite decisioni che riguardano tutti, come scegliere una casa, un lavoro, una bistecca, è sussistenza, quindi sei costretto a farle e quindi è ovvio che lì venga fuori la vera indole).
E questo discorso io lo porto fino alla mia idea di ordine e previsione: non mi piace. Ho scoperto che avere i kit, i set, non c'è gusto. Kit e set nel senso di cose prese in blocco, tutte simili, senza il piacere di accumularle, ciascuna diversa e legata a qualcosa del momento che vivi.
Mi piace il concetto di avventura come scoperta imprevista di qualcosa che non avresti mai trovato altrimenti.
Ma, e non pensavo mai che facesse per me, mi piace sempre di più l'idea di semplificare, levare, togliere ostacoli al pensiero e alla concentrazione sulle cose che invece sento che possono elevarmi come essere umano.

Nella vita, come nelle cose concrete, è molto più significativo stratificare, e a volte anche capitarci a caso, nelle cose.

lunedì 22 marzo 2010

A volte

A volte mi sembra che tutto sia come preparare un focolare per qualcuno che non arriverà mai.

domenica 21 marzo 2010

Celebrating Springtime

Un classico senza tempo (e senza uova)

Spinaci, 8 cubetti surgelati
Ricotta, 250 g
Parmigiano gratuggiato, 30-50 g
Sale e noce moscata
Pasta brisé
Fate bollire i cubetti di spinaci. Scolate e strizzate, versate in una terrina. Fate raffreddare fuori dalla finestra: il tempo è ancora fresco, la primavera si presenta piovosa, (altro classico senza tempo).
Versateci anche la ricotta, il parmigiano grattugiato, la noce moscata. Regolate di sale.
Mischiate mollemente il tutto.
Prendete una teglia da forno, adagiatevi la pasta brisé e versate il composto, distribuendolo sulla pasta con finta disattenzione.
Fate rientrare un po' i bordi, mettete in forno. Combinato, 15 minuti a potenza 1. Normale, 20 minuti a 170 gradi.
Buon Springtime piovoso a tutti.

martedì 2 marzo 2010

Bloody Mary

3/10 di Vodka
6/10 di succo di pomodoro
1/10 di succo di limone
2 gocce di salsa Worcester
Uno spruzzo di Tabasco
Sale di sedano
Sale e pepe



God bless (holy) Bloody Mary


domenica 17 gennaio 2010

Sono viva. Tutto bene.

Sono viva. Tutto bene.

Sono solo un po' presa dalle mie solite stupide ansie.

La vita, a volte, è insidiosissima.