martedì 16 dicembre 2008

Il mio personale digital divide

Infostrada si stacca fisicamente da Telecom e io ringrazio per la scarsità di bit di questi giorni.

Da giovedì sono senza adsl e mi connetto random e poco con il cellulare. Che bellezza: ho visto e rivisto film, letto libri, premiato i miei occhi con molto meno pc.
Dirò una cosa saggia quanto banale: una cosa l'apprezzi davvero quando comincia a mancarti.

Al momento sto leggendo L'eleganza del riccio, ma mi appresto a scrivere un tema per Marco sui luoghi dell'anima in letteratura italiana -GULP! Potete dirlo!- (tema per la maturità, ma non ha tempo dovendo anche lavorare. Le serali sono un vero pacco).
Così dovrò rispolverare cose tipo Leopardi, citazioni classiche, gente di un certo livello.
E la carenza di Internet è quanto mai cosa gradita, considerando il fatto che mi distrae parecchio.

Per il resto tutto bene, dai. In più domani esamino di marketing: che bella settimana impegnativa!

Un bacio (e forza che la pioggia si trasformerà istantaneamente in neve il magico giorno di Natale, vedrete!)

lunedì 8 dicembre 2008

La paella facilitata

Giorni di discussioni familiari sulle grandi questioni...cosa mangiamo a Natale? Ovvio no?
Nella mia famiglia il Natale funziona così: alla Vigilia si mangia tanto, a Natale si mangia tanto, a Santo Stefano si mangia...tanto. E non ci accontentiamo di cose così, cerchiamo la difficoltà e la lunghezza, SEMPRE!
Di solito alla Vigilia mia mamma prepara il salmone in crosta, una bontà tenera e saporita e aromatica in quel meraviglioso scrigno di pasta sfoglia, salsina a parte...un piatto squisito (SquiSito, non si sente la scioglievolezza di quelle carni rosa? Adoro questo aggettivo).
Invece per questo Natale, si è deciso paella. Non è elegante quanto il salmone in crosta, ma non meno difficile e lunga da preparare, credetemi.
E lo dico a ragion veduta, dal momento che torno ora ora dal tavolo da pranzo. Due ore e mezza ci sono volute per prepararla, pur trattandosi di paella facilitata (grazie pentola a pressione, grazie!). Si perchè oggi era LA PROVA. La prova capito? Abbiamo provato la ricetta per Natale. Questo è il livello di presenza della cucina nella mia vita. Anche la prova. Vabè.
Oggi tra l'altro è l'otto dicembre e i miei genitori hanno anche procurato l'albero di Natale. Siamo ambientalisti animalisti e diversi altri ismi ma mia madre è in fissa con l'albero vero purchè radicato ormai da qualche anno. Dice che è meno inquinante, non so se abbia visto una puntata di Report in merito, mah.
Ad ogni modo, sono riuscita a prendere qualche foto della procedura facilitata e la riporto qui, rispettando la regola di tot disgrazie-ricetta. Così sono anche esentata dal raccontarvi come va la mia vita. Tzé.


Paella facilitata-alternativa-semplificata*

*piena di modifiche ingiustificate se non dalla nostra poca voglia di seguire una qualsivoglia ricetta (ahimé classico femminile, mi tocca ammetterlo)

Ingredients
riso parboiled, tipo 400 g per 6 persone
zafferano, due bustine
dado, uno
1 peperone giallo tagliato a dadi
una manciata di fagiolini finifinifini surgelati
un bicchiere di pisellini ini ini surgelati
1 seppia pulita dalla signora del supermercato **
diciamo 2o mazzancolle
1 confezione di alette di pollo
1 salsiccia buona, lunga, tagliata a dadini (credetemi la cosa cambia)
cozze, boh, un kg?
tre pomodori freschi o pelati (l'importante è senza buccia)
aglio, uno spicchio
due scalogni
olio, sale, peperoncino

** mai era successo prima! Ci hanno pulito la seppia al supermercato. Io credo che davanti alla faccia di mia madre stremata davanti al lavoro noioso di pulitura della seppia (mia madre cucina, sa di che si tratta ma non per questo le piace!) la signora del pesce si sia intenerita e gliel'abbia pulita. Anzi, credo abbia pensato di trovarsi di fronte a una povera donna da rosticceria che voleva lanciarsi in una straordinaria e imprevista azione di cucina al di sopra delle proprie possibilità...quanto di più sbagliato, ma gliel'ho letto nello sguardo pieno di speranza di chi cerca ancora di convertire una povera pecorella smarrita da anni di femminismo. Vabbè, forse sono matta.

Procedimento
Allora, si tratta prima di tutto di preparare gli ingredienti mondandoli e tagliandoli e di far aprire le cozze: basta metterle in una pentola capiente e aspettare che si aprano. Mi raccomando, una volta aperte tenere l'acqua di cottura, quella biancastra in fondo alla pentola.
Fatto ciò prendere la pentola a pressione (non si farebbe eh) fare un trito di aglio e scalogno, metterli nell'olio e nell'acqua di vegetazione delle cozze, aggiungere i dadini di seppia, le alette di pollo, il peperone, la salsiccia a dadini, chiudere e aspettare dieci minuti dal fischio.
Nel frattempo far cuocere piselli e fagiolini e preparare un po' di brodo con il dado e lo zafferano (se avete i pistilli beati voi, io timide ed economiche bustine). Preparare dei filetti di pomodoro spellato e privato dei semi. Pulire le mazzancolle e privarle del budellino.
Una volta finita la pre-cottura in pentola a pressione, scaldare la paellera e versarvi ali di pollo, seppia ecc. Aggiungere fagiolini e piselli, aggiungere il riso e il brodo. Dopo qualche minuto anche i filetti di pomodoro.
Ecco. Più o meno da qui in poi basta aggiungere via via brodo, le mazzancolle e solo alla fine le cozze con qualche guscio. Tenere umido il tutto fino a che non si è quasi a cottura del riso.
A me piace un po' secca qua e là, come se il riso si attaccasse alla pentola, ma la cosa va a gusto.
Il giorno dopo è ancora più buona mi dicono.
Ah, se trovate una paellera grande ma siete così bravi da trovare un coperchio altrettanto grande non è male. Altrimenti, in Spagna fanno il coperchio con i giornali e così evitano che il riso si secchi in superficie. Che popolo, eh: come ha detto la mamma, un po' zozzi. Hehehehe: laici, ma zozzi.

:) Enjoy



giovedì 4 dicembre 2008

Mamma ragazzi

Mamma ragazzi. Mamma.

Pauraaaa ma ci voleva!!!



Poi, vi racconto poi. Il Job Meeting mi aspetta!

martedì 2 dicembre 2008

Di job fiere e di impegni

Ciao!

Domani vado a Milano, destinazione job-fiera. Conto di lasciare un sacco di curri e di divertirmi un po', che ne ho bisogno.
Per ora Betta e io siamo prenotate per un aperitivo e una cena. Cool.
Poi il 5 si riparte e sulla strada del ritorno tappa a Vicenza per mangiare un paio di gatti e per un'altra job fiera. Che fatica eh?
Ah, domani ho una cosa da fare. Ve ne parlerò a cose fatte. Non so se augurarmi che vada bene o meno. Bah, vediamo!

Intanto domani per non saper nè leggere nè scrivere passo da H&M per vedere se trovo qualcosa di carino per questi due giorni, tzé.

A risentirci, tante cose.

lunedì 1 dicembre 2008

Nuova lista

Ecco la lista delle cose da fare nei prossimi giorni:

- ripassare il marketing mix (stasera interroga!); fatto*
- riordinare la biancheria, dalle ceste ai cassetti; fatto
- comprare il biglietto del treno per Milano;
- rivedere e ristampare il curriculum (anche lettera di presentazione che dite? Massì);
- controllare lo stato dei miei vestiti in prospettiva di un leggero bagaglio (sarà una piccola tragedia tra me e le ante del mio armadio...sigh, ti amo H&M); fatto, in parte
- cavolo prenotare la parrucchiera! non fatto (causa di forza maggiore, colloquio!)
- inviare altri enne CV (quello è un fisso imprescindibile);
- andare in palestra; non fatto (causa di forza pigra)
- passare da Corai per nuovo nastro di raso nero (faccio cose, vedo ggente..ma più che altro faccio cose);
- procurare pile cariche per il lettore mp3;

Per ora è tutto. Poi mi verrà in mente altro, sicuramente.

*AGGIORNAMENTO POMERIDIANO