sabato 20 giugno 2009

Molte idee

Ho molte idee in questo periodo: la mia mente se le cura per mantenere viva la sensazione di non essere un ligio impiegato della pubblica amministrazione. La ligia stagista.

Ho idee che si concentrano soprattutto sulla bellezza delle piccole cose e sulla ricchezza di scenari normalmente impercettibili e apparentemente insignificanti. Nella citta, della città, della vita di chi lavora, della vita di chi come me scopre una nuova città.
A volte mi sembra di essere "in prestito" e un po' al traino degli eventi: vorrei riuscire a imporre di più agli eventi la mia, di vita.
Credo passerà.

E l'idea del mio libro, me la cullo come un bambino. Nei giorni più difficili in cui sono più stanca e mi pesa di più l'assenza di spazio-tempo, mi cullo la mia storia, il mio personaggio, la mia idee bucolica di me davanti al pc con la tazza di tè e il vasetto di margherite sulla scrivania, a scrivere come la signora in giallo, con la faccia serena e decisa di chi ha trovato il filone giusto. E ha la scrittura dalla sua parte. Esprimersi, è una cosa davvero difficile a volte.

Le idee per i miei post galleggiano e riemergono random: ne esiste una lista cartacea.
Piano piano, la depennerò.

Cucina? Spiedini in microonde per ora: abbiate pietà, ho due fornelli, 40 mq e una coinquilina.
Milano, a volte dà a volte prende. Io sono nella fase in cui sta prendendo parte della mia libertà d'azione pratica, quotidiana, logistica.
Ma mi sta dando la sensazione che sono intelligente, che so fare le cose, che c'è chi mi apprezza per quello che faccio.
Aver fatto questa scelta non è tuttora facile, a volte, mi stanca molto: ma sono felice di averla fatta.

Il mio tavolino con la tazza di tè e con le margherite nel vasetto sono sempre lì pronti.

martedì 16 giugno 2009

Latito.

Latito.