mercoledì 21 gennaio 2009

Il Karma femminista

Ieri sera sono stata a lezione di Marketing. O, meglio, a lezione di pari opportunità.
Il corso di marketing che sto seguendo prevede tre ore di lezione sulle pari opportunità imposte dalla Regione Friuli (a sua volta obbligata dal Fondo Sociale Europeo). E fin qui, tutto bene.
Dici, almeno ti informi bene su come funziona la legislazione, i provvedimenti, i decreti: io sono quella diligente, seguo il più possibile, sorrido, prendo appunti. La docente è, manco a dirlo, una donna.
Cominciano a venire fuori lucidi con un bell'elenco di leggi: bene!
Prendiamo appunti, cerchiamo di capire come vanno le cose nel nostro paese, ah si, il decreto dell'87, e il trattato CEE, le commissioni, il mobbing, echevergogna30%inmenodellostipendio, la Pollastrini ne sa insomma, la Carfagna ha studiato, e sensibilizziamo, e gli asili che mancano, e la violenza sulle donne e adesso che ci sono i piumoni il letto si rifà in un attimo e tutto il kit pronto di stereotipi. Strano che non avesse dei lucidi su come sgridare il marito furbetto che non sa lavare i vetri.
Tempo speso sulle leggi e lo stato dell'arte in Italia: 15 minuti netti. Tempo speso a parlare di piumoni e pulizie: 1 ora.
Poi, il dibattito. E lei confessa: candidata alle comunali nelle ultime elezioni. 800 voti. Lista Sono donna Scelgo donna. SONO DONNA SCELGO DONNA????

Il succo del discorso è stato: il problema delle pari opportunità si risolve se le donne votano le candidate donne le quali, una volta al potere, possono proporre misure e leggi a favore della categoria e facilitare l'aumento della presenza femminile in politica, nel mondo del lavoro e così via. Un circolo virtuoso tutto al femminile, insomma. Un gineceo della virtù politica.
Ora, io mi ritengo una persona intelligente, sensibile, rispettosa. Poi, forse, mi ricordo che sono anche una donna (sempre che la situazione baffi sia stata sistemata di recente). Se dovessimo ragionare privilegiando il genere e non la competenza o l'impegno e la serietà politica, non sarebbe come fare della segregazione al contrario? Privilegiare una candidata donna solo perchè (e cito testuale) "se una donna si candida si è anche preparata perchè è mediamente più seria, è laureata" non vi pare fare lo stesso gioco di quelli che votano un uomo perchè è un uomo?
Forse, e dico forse, se le persone fossero individui e non portatori sani di cromosomi X o Y e fossero valutate indipentemente dal sesso (ma anche dall'età, è la stessa cosa) troveremmo più facile affrontare la questione delle pari opportunità.
E poi, anche se fosse, trovate giusto che una donna sia considerata mediamente più onesta e preparata di un uomo? Non è lo stesso una contraddizione? Perchè per forza devo essere considerata la prima della classe perchè sono una donna?
Io sono una donna e voglio poter essere impreparata, disonesta e arrivista come lo sono liberamente altri esseri umani, donne o uomini che siano. E' una questione di libertà e di autoaffermazione, non di genere.

Me ne vado da lezione con la netta sensazione che si sia trattato di un evento sfortunato, prodotto da una scelta leggera del docente: tre ore di indottrinamento che mi hanno ricordato che per fortuna ho una mia testa (sono una donna, giusto? E' per quello.)
Le ex femministe sono spesso così e non posso farne loro una colpa. Quei paraocchi vengono da anni di lotte e dibattiti senza i quali, forse, non avrei la stessa libertà sessuale che ho, lo stesso desiderio di affermazione professionale, la stessa sensazione di potercela fare anche senza un uomo al mio fianco. Forse le stesse leggi sul divorzio e sull'aborto non ci sarebbero state: si è trattato di un clima culturale, di una rivoluzione sociale senza precedenti.
Ma mi lascia una sensazione amara sapere che c'è chi va ancora predicando che le donne vanno votate e sostenute perchè sono donne e non perchè si sono guadagnate il mio voto e il mio sostegno.

Morale della favola, tutta presa dai miei pensieri, tornando a casa ho forato: una maledetta buca mi ha squarciato la gomma anteriore destra.
E io che ho fatto? Ho chiamato mio padre e mio fratello in preda al panico: se non è karma femminista questo...


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