giovedì 6 novembre 2008

Le cose che non ti ho detto. E potevi anche non dirmele, no?

Io certe volte proprio non so perchè considero certa gente! Ci sono rimasta male...una persona mi ha chiesto chiarimenti su una vicenda personale (si, ovviamente avete capito benissimo) e io, anche se dopo mesi, ok ok, ne ho forniti. Cosa mi sento rispondere? Cose inutilmente offensive, banali e porcamiseriaporca capisco che questa persona non aveva capito NULLA di me. NULLA.
Allora mi impegno da oggi in poi a essere chiara, trasparente, cristallina e a rappresentare me stessa così come sono, nel bene e nel male. Se non altro non mi verranno dette delle cose che non mi aspettavo, che proprio mai combaceranno con lo stampino mentale che ho di me stessa.
In questo momento mi pento del fatto che questo blog è ormai nella memoria dei pc di alcuni che se me li immagino a leggerlo mi vergogno (itaGliano). MA, e dico MA con le capital letters, quanto, quanto vorrei dirvi cosa mi ha rinfacciato questa persona. Quanto, diosololosa.
E allora scatta in me la convinzione spesso sopita (ma nel fondo profondo lo so da sempre) che quella persona non ha colpa: ha visto la persona che costruisco ad hoc in situazioni come questa. Come un temporary shop, sono. Avete presente? Mi allestisco, in un certo senso. E quindi invece di essere fiera del fatto che da fuori la gente mi riconosce per come mi sono costruita (e in situazioni come quella che mi sta facendo arrabbiare ne ho la conferma), mi stupisco, perchè mi rendo conto solo dopo di aver prodotto questo lavoro di allestimento.

Sicchè la storia è sempre quella: quanto è difficile essere semplici e fragili e ingenui come si è sul divano di casa propria mentre si guarda la tv (=massimo abbandono e verità i.m.o. -anche se il noi stessi pigri e stanchi, ok).

Ultima considerazione: mi spiace davvero, non avevo previsto che questo blog sarebbe diventato una pattumierina emotiva (che in tempi di eco-power e raccolte differenziate, è un'immagine anche politically correct: una raccolta differenziata per i sentimenti! Cazzo, scrivo a Barack dopo).
Ma tant'è, il blog è mio e me lo gestisco io. Una volta era l'utero, oggi si fa quel che si può.

PS: Milano in stand-by, ho fatto domanda per il Leonardo in UK. Molto, molto molto bello. SE e ripeto SE fosse. Avrà anche vinto l'abbronzato (=modernità): qui in Italia la scaramanzia governa ancora.

2 commenti:

Unknown ha detto...

ma ciaoooo :)
sono d'accordo anche io... spesso le cose non dette, che poi ti vengono dette, ti vengono detto giusto per ferirti, solo con questa intenzione, ed è un'intenzione che sicurametne non giova a nessuno, non arricchisce nessuno... sarebbe in effetti meglio il silenzio... potresti metterti sul divano, fare un po' di autocritica per vdeere se da questa esperienza ne puoi ricavaer qualcosa... poi fare spallucce e cambiare canale ;)

Francesca ha detto...

Ti adoro! :)
Saggi saggia saggia!
In tuo onore posterò una ricetta con....le patate!!! :D