domenica 15 novembre 2009

La maiazena e il New York Cheesecake

Siamo in 4 in famiglia, io, mio fratello, mamma e papà. Io, lo sapete, vivo e lavoro a Milano. Quello che non sapete è che da un paio di mesi mio fratello studia a Perugia e da allora, per forza di cose, siamo tutti lontani. La mia famiglia vive la diaspora dei figli come un momento di prova e di sospensione rispetto alle abitudini che ha costuito nel tempo e che, sono sicura, a nostro modo stiamo portando nelle nostre giornate, ciascuno di noi mettendo in queste routine un po' del nostro. Ieri c'è stata la prima reunion con tutti e 4 (e nonna al seguito), ed è stata molto bella.
Per l'occasione mi sono cimentata nel New York cheesecake: la volevo fare da tempo, almeno da quando l'ho assaggiata alla California Bakery qui a Milano.
Mio fratello mi ha aiutato a prepararla: nelle istruzioni c'era scritto di setacciare la maizena.
Al che lui, candido, "La maiAzena? E che cos'è la maiAzena?". Non penso che potrò mai più preparare questo dolce senza la maiAzena.

Dunque, non è un dolce difficile, ci vogliono solo delle accortezze e un po' di pazienza.
La lista degli ingredienti è lunga e le fasi sono 3: base, crema, copertura. Volendo, se siete diligenti, potete preparare anche una salsa di frutta per arricchirla ulteriormente: ci sta bene perchè, da solo, il dolce è un po' stucchevole secondo me.
Preciso infine che la ricetta viene dalla rete, precisamente da qui.


Ingredienti:

150 g burro
250 biscotti Digestive
2 cucchiai di zucchero di canna
600 g di formaggio Philadelphia
150 zucchero semolato bianco
20 g di maiazena
100 g di panna fresca
3 uova, di cui un tuorlo e due intere
il succo di mezzo limone
un pizzico di sale
vaniglia o vanillina
200 g di panna acida
zucchero a velo, qb

Dunque, prima fase: tritate i biscotti al frullatore, fate sciogliere il burro e versatelo dentro la ciotola coi biscotti sminuzzati. Aggiungete 2 cucchiai di zucchero di canna.
Prendete della carta forno e la tortiera in cui volete cuocere il dolce. Ricavate un disco di carta forno della stessa dimensione del fondo della tortiera. Ricavate anche una striscia di carta forno alta qualche centrimetro e lunga quanto il diametro della tortiera. Spennellate la tortiera di burro sul fondo e sui bordi e adagiate il disco sul fondo e la striscia di carta forno lungo i bordi. Versate il composto di biscotti e compattatelo: il fondo deve essere coperto e così anche i bordi, per qualche centimetro di altezza. Fatto ciò mettete la tortiera in frigo per almeno 1 ora o 30 minuti nel freezer.

Ok, facciamo la crema adesso: accendete il forno a 180 gradi, per iniziare. Versate le uova (nb: due intere e un tuorlo), lo zucchero, montate un po' con una frusta. Aggiungete il philadelphia. Versate un cucchiaio di vaniglia liquida o una bustina di vanillina, la maiazena, la panna, il succo del limone e due pizzichi di sale. Continuate a girare e a montare un po' il tutto (mi rendo conto che è un po' mappazza con il philadelphia, ma parliamo di un dolce di sostanza!).
Prendete la tortiera e versateci il composto, livellandolo appena (si aggiusta in forno da solo). Mettete in forno, 30 minuti a 180 gradi e altri 30-40 a 160. Non aprite la porta del forno, nemmeno sotto tortura! O si smonterà! (non è vero, è solo per farvi paura, a me non è successo niente....cmq non è una buona abitudine coi dolci, almeno per i primi 20 minuti).

Copertura. Prendete la panna acida, lo zucchero a velo (quanto vi piace, cercate di non essere stucchevoli), altra vaniglia/vanillina e mischiate il tutto.
Coprite la torta da fredda e qui potete:
a) farla "glassare" sopra con 5 minuti di forno a 180 gradi.
b) mettere tutto in frigo per almeno 2 ore (meglio tutta la notte)

Il cheese cake è fatto, ha bisogno solo di riposo e se volete, della salsa di frutta da mettere sopra: io ho usato dei lamponi messi a macerare con zucchero e succo di limone. La prossima volta metterò anche mirtilli...Potrebbe essere un'idea anche usare della frutta di bosco surgelata: ma mi sembrava troppo un cliché e ho evitato.

E così abbiamo celebrato il ritorno di mio fratello: io, lui e la maiazena.

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